Dialoghi intorno a Strabatenza è un contenitore di itinerari e storie pensato per raccontare com’era la vita a Strabatenza , nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi e per condividere l’esperienza di mia nonna quando nel dopoguerra lavorò come maestra nella scuolina del borgo.
Negli anni ’50 a Strabatenza erano in pochi a saper leggere e scrivere.
Quelli colti erano i bambini che ogni giorno all’alba uscivano di casa per andare a scuola.
Con una mela per il pranzo, prendevano i sentieri in mezzo al bosco e camminavano per chilometri, poco importava se i loro zoccoli affondavano nella neve.
Negli anni ’50 a Strabatenza erano in pochi a saper leggere e scrivere, capitava quindi di affidare a quelli che avevano frequentato le scuole la corrispondenza con i propri innamorati lontani.
Maestra – Sono pronta, cosa devo scrivere? –
Giovane – Non lo so, faccia lei. Puoi scrivere come l’altra volta. –
Maestra – Ma anche l’ultima volta ho fatto io. E non hai voluto che ti rileggessi la lettera. E’difficile così –
Giovane – Può chiedergli se ha visto il mare –
La Maestra ubbidì, si inventò la solita banale storiella e prima della firma domandò allo sposo lontano se avesse visto il mare.
– Perchè gli hai chiesto proprio del mare ?– le disse la Maestra
– Io non l’ho mai visto – le rispose la giovane.
– Quando finisce la scuola a giugno, vieni con me. Ti ospito io in Città e ti porto a Cesenatico, a vedere il mare –
La Giovane abbassò lo sguardo e sorrise. Fece lo stesso mesi dopo, mentre osservava i suoi piedi scomparire nella sabbia.