Dialoghi intorno a Strabatenza

Trekking a Strabatenza

Mia nonna è una maestra in pensione.
A volte capita che mi racconti quando fu mandata a farsi le ossa nella scuolina di Strabatenza.
Forse non tutti sanno dov’è anche perchè ora non ci abita più nessuno, e’ rimasto solo qualche rudere e la chiesa. Si trova immersa nella natura, nel cuore del Parco Nazionale della Foreste Casentinesi e non lontana dalla famosa diga di Ridracoli e dal paese di Santa Sofia.

Verso la fine degli anni’50 , per un anno, mia nonna insegnò ai bambini del paese e delle case vicine e ascoltando i suoi ricordi, sembra siano passati molto di più di 70 anni.
Tutto cominciò quando la corriera la lasciò a San Piero in Bagno e per raggiungere Strabatenza dovette viaggiare un’intera giornata su un mulo e sotto la pioggia.
I suoi racconti parlano di miseria e comunità, di uomini e donne che con niente cercavano di superare l’inverno e di bambini che sotto la neve e senza scarpe da trekking ai piedi percorrevano chilometri per raggiungere la scuola.
Un mondo che almeno in Italia, non esiste più.

Da qui nasce l’idea di Dialoghi intorno a Strabanza per dar voce a queste storie e raccontarle proprio dove sono state vissute.
Camminate che partiranno nella prossima primavera con i primi due appuntamenti a
Rio Salso e lungo i sentieri poco conosciuti di Strabatenza.
Questa è sola una piccola anteprima, presto ci saranno tutti i dettagli.

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Dialoghi intorno a Strabatenza

Storie di vita a Strabatenza – Attenzione! –

Dialoghi intorno a Strabatenza è un contenitore di itinerari e storie pensato per raccontare com’era la vita a Strabatenza , ...
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Strabatenza

Storie di vita a Strabatenza – Dialogo tra un mulattiere e una maestra –

Dialoghi intorno a Strabatenza è un contenitore di itinerari e storie pensato per raccontare com’era la vita a Strabatenza , ...
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Sentieri nel Parco delle Foreste Casentinesi

Storie di vita a Strabatenza – Dialogo tra una giovane e una maestra –

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Trekking a Strabatenza

Dialoghi intorno a Strabatenza

Mia nonna è una maestra in pensione.A volte capita che mi racconti quando fu mandata a farsi le ossa nella ...
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Manifesto del contadino impazzito

Amenti di nocciolo

Amate il guadagno facile, l’aumento annuale di stipendio, le ferie pagate. Desiderate sempre più cose prefabbricate.
Abbiate paura di conoscere i vostri vicini e di morire e avrete una finestra nel pensiero. 
Nemmeno il vostro futuro sarà più un mistero. Continua a leggere

INaturalist, una app per conoscere la natura

Foto di funghi del genere ramaria

Lo ammetto, all’inizio ero abbastanza scettico come spesso accade con le cose nuove. Poi mi sono ricreduto ed è diventato un utile strumento che consiglio a chiunque abbia voglia di arricchire le proprie conoscenze naturalistiche.
Mi sto riferendo a INaturalist, un social network nato nel 2008 con l’idea di mappare e condividere le osservazioni naturalistiche e oggi utilizzato in tutto il mondo non solo da esperti del settore ma soprattutto da curiosi ed appassionati. Continua a leggere

Autointerviste

Gatti che osservano una cincia

Oggi conosceremo meglio Fabio Bertaccini, una delle guide ambientali di Orme in Movimento

Mi accoglie un po’ in imbarazzo nel suo appartamento cesenate in una tarda mattinata di novembre.
Vicino all’ingresso appare un enorme tiragraffi da cui saltano fuori due gatti che spaventati corrono al riparo dalla mia vista. Si chiamano Ceice e Magda, ricompariranno con calma.
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L’ ultimo pasto prima dell’ inverno

Una farfalle della specie Vanessa atalanta

E’ arrivato l’autunno, le giornate si accorciano i colori si scaldano e il divano si fa sempre più comodo.
Per chi come me è cresciuto nella frenetica riviera romagnola, l’arrivo dell’autunno è sempre stato un’evento piacevole, il delirio estivo svanisce , i ritmi rallentano e il profumo del mare nascosto nella stagione estiva, da creme abbronzanti e doposole, torna a riempire le stradine lungo la costa.
Il pensiero viaggia, i progetti prendono forma e ci si prepara all’arrivo del freddo.
In natura la lotta per la sopravvivenza è sempre presente, piante e animali devono sempre stare allerta, mimetizzarsi, difendersi, scappare,volare via, nascondersi, evolversi, con un  unico obbiettivo: salvare la specie. Così, mentre noi ci godiamo le miti temperature autunnali, la natura si affretta a prepararsi per l’inverno; alcune piante muoiono lasciando la loro eredità a piccoli semi, altre si addormentano facendo cadere le loro foglie con le quali si sono godute i caldi raggi del sole estivo.

Apis mellifera

C’è chi sceglie di scappare dall’ inverno come alcuni uccelli e chi invece rimane.
E così L’autunno per molti animali, sia migratori che stanziali, è la stagione dei rifornimenti, l’ultima grande abbuffata prima del grande viaggio o del  lungo inverno.
Anche nel mondo degli insetti questa stagione è cruciale, sopravvivono infatti all’ inverno da milioni di anni e in questo tempo, hanno sviluppato molte tecniche per passare la stagione fredda.
Per esempio alcune farfalle, che sono tra gli insetti comunemente più apprezzati per il loro aspetto delicato e i loro colori sgargianti, passano  l’inverno sotto forma di crisalide o pupa, altre da insetto adulto come la Vanessa atalanta che con l’arrivo del freddo, si nasconde in qualche anfratto ed entra in uno stato di quiescenza, rallentando il metabolismo per poi risvegliarsi in primavera.

Vanessa atalanta

Alcune vespe, grazie alle loro possenti mandibole, costruiscono  la loro tana scavando e modellando il legno, proteggendosi in questo modo dalle numerose avversità dell’inverno.
In questa stagione non è difficile osservare le femmine di mantide, con l’addome bello gonfio di uova.
Spesso si possono trovare sullo stelo di un fiore pronte a scattare con le loro zampe raptatorie per catturare l’ ultimo pasto.
Grazie a queste ultime energie, la mantide riuscirà a completare il suo ciclo vitale, deponendo fino a 100 uova che, nella successiva primavera daranno alla luce a una nuova agguerrita generazione decisa a combattere per la  sopravvivenza .

 Tommaso Campana

Ameles spallanzania

Raduni

Il vecchio pulmino carico di facce che ci guardavano un po’ incuriosite stava lentamente percorrendo una bucherellata strada di montagna quando improvvisamente la sua incerta andatura fu interrotta da dei lavori in corso. Da lì dovevamo proseguire a piedi! Né la lunga salita che ci aspettava né il dubbio su dove eravamo finiti potevano minimamente spaventarci, eravamo ormai vicini!

Ma facciamo un piccolo passo indietro quando in un’afosa giornata d’estate, Tommaso mi propose un’avventura difficile da rifiutare: andare a vedere la migrazione delle farfalle monarca! Poco importava se per farlo bisognava andare fino in Messico in uno sperduto bosco di conifere a 3600 metri sopra il livello del mare; dopo un paio di mesi  eccoci arrivati a pochi passi dalla meta! Continua a leggere

Ricordi di Avventure Naturalistiche

ululone ventre giallo

Correva l’estate del 2014 quando c’eravamo messi in testa di andare alla ricerca di una delle specie più rare del Parco delle Foreste Casentinesi, un rospetto conosciuto come l’ululone dal ventre giallo (Bombina pachypus).

Questo piccolo anfibio (non è più lungo di 5 cm) vive nelle più limpide acqua dell’Appennino e il suo aspetto è inconfondibile; ha un corpo tarchiato e verrucoso con il ventre giallo con chiazze nere o blu da cui deriva il suo nome. Armati di macchina fotografica e tanta passione, abbiamo pazientemente risalito i freschi torrenti di montagna che scorrono tra giganteschi alberi di faggio e abete bianco guardando con attenzione cosa si nascondesse in mezzo al fango, dell’ululone però non vi era traccia! Continua a leggere