Il Famoso di Romagna

Vino Famoso

Era un’afosa mattina di luglio quando grazie a Valerio della Tenuta Casali di Mercato Saraceno, ho scoperto Il Famoso di Romagna e soprattutto, ho conosciuto la sua storia.

Il Famoso è un vitigno romagnolo che dopo essere quasi arrivato all’estinzione è ora per fortuna coltivato nella zona di Mercato Saraceno e tra Faenza e Bagnacavallo. Il vino bianco che si ottiene ha un aroma fruttato che ricorda la pesca Bella di Cesena e da non esperto di vini, posso assicurarvi che è davvero buono.

Ora, complici le alte temperature di quella famosa mattina di luglio e ovviamente un paio di bicchieri di vino, la storia che mi appresto a raccontarvi è frutto sia delle parole di Valerio sia della mia immaginazione. Insomma, come si dice in questi casi, quello che leggerete è liberamente tratto da una storia vera.

Tutto ha inizio durante la seconda guerra mondiale a San Silvestro sopra San Piero in Bagno. In quella zona viveva la famiglia Montalti che, come tante altre tra quelle montagne della Valle del Savio, coltivava il Famoso soprattutto per consumare i suoi frutti durante i pasti. Per ragioni a me ignote, la famiglia Montalti fu costretta ad abbondare la sua terra e trovò ospitalità poco più a valle, nel piccolo borgo di Monte Sasso, sopra Mercato Saraceno. Uno di loro, forse per riconoscenza verso chi l’aveva accolto, diventò il parroco del paese.

Zio, questo strano albero, cos’è?” – chiese il bambino –
“Questo albero, è una vite” – rispose orgoglioso Don Montalti –
E continuò ” Ma non è una vite qualunque, è un Famoso! Le ho portate giù io, quando con la mia famiglia siamo arrivati qua. Mi ricordano tanto la mia terra e la casa dove sono cresciuto. Da queste viti si fa un vino buonissimo! Fra qualche anno quando sarai grande lo assaggerai e poi mi saprai dire!

Quel bambino, Elio Montalti, diventò grande e ogni volta che passava davanti alla Parrocchia di Monte Sasso guardava sempre con nostalgia quelle viti piantate dallo Zio. Si dispiaceva nel vederle abbandonate e che nessuno se ne prendesse più cura così decise di portarsi le poche viti rimaste, a casa sua.

Prese gli attrezzi e trapiantò gli alberelli nel suo podere che si trovava poco distante dalla parrocchia. Le custodì con cura per tanti anni e come lo Zio le mostrava a lui con orgoglio quando era bambino, anche lui faceva lo stesso con amici e parenti. Era talmente appassionato quando raccontava la storia del Famoso di Romagna che incuriosì i produttori di vino della zona che inziarono a riprodurre le viti accorgendosi ben presto della grande qualità del vino.

Ora sta a loro portare avanti questa storia e fare in modo che questo vino non sia Famoso solo di nome, ma anche di fatto.

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